Come capire

anoressia

I DISTURBI ALIMENTARI :

ANORESSIA

E’ stata considerata una malattia rara fino a qualche decennio orsono. Ora sta lentamente
aumentando il numero delle adolescenti e delle giovani donne adulte interessate dal fenomeno.
E’ una patologia che colpisce soprattutto la popolazione dei paesi sviluppati dell’occidente mentre è ancora rara nei paesi in via di sviluppo dove più che a dimagrire ci si deve preoccupare di “mangiare” per sopravvivere.
Le persone colpite dalla anoressia sono al 90-95% di sesso femminile.
La malattia si manifesta tra i 12 ed i 25 anni con punte di maggiore frequenza fra i 14 ed i 18 anni.

L’anoressia si può riconoscere dai seguenti sintomi:

•  Una perdita di peso considerevole, perdita però non casuale ma voluta.

•  Per l’anoressica/o non è tanto importante essere sottopeso ma il fatto di “desiderare” di essere sottopeso e comportarsi in modo da evitare di aumentare (seguendo una dieta molto severa, facendo tanto esercizio fisico, inducendosi al vomito).

•  Le persone anoressiche hanno paura di ingrassare perché pensano che se inizieranno a nutrirsi normalmente il loro peso aumenterà all’infinito.

•  Le persone affette da anoressia hanno una estrema preoccupazione per il peso e per l’aspetto fisico di cui sono ovviamente insoddisfatte; considerano troppo grosse alcune parti del proprio corpo (mammelle, pancia, sedere, gambe) e basano la propria autostima principalmente sul responso della bilancia.

•  Per le persone anoressiche, un aumento del peso può determinare sensazioni di frustrazione e autosvalutazione mentre un calo di peso aumenta il senso di autocontrollo, di fiducia personale e di autostima. In alcuni soggetti anoressici cronici il desiderio di magrezza ed il senso di soddisfazione per essere sottopeso si affievoliscono ma, anche se affermano di comprendere razionalmente la necessità di un incremento di peso, non si comportano in modo da raggiungere tale obiettivo. Le persone anoressiche più giovani rifiutano di ammettere la gravità della propria condizione di sottopeso.

•  Perdita di mestruazioni dopo un periodo più o meno lungo di cicli regolari.
L’anoressia può essere di due tipi con differenze psicologiche e di comportamento:

•  alcune persone anoressiche limitano continuamente la loro alimentazione senza mai perdere il controllo;

•  altre si abbuffano in continuazione e poi ricorrono al vomito autoindotto e/o all’uso improprio di lassativi diuretici o di enteroclismi.

BULIMIA

E’ una variante preoccupante dell’anoressia.
Come l’anoressia colpisce il sesso femminile e si manifesta tra i 12 e i 25 anni;
anche in questo caso, la maggiore frequenza è a 17-18 anni.
Molte persone pensano di essere bulimiche ma in realtà non lo sono.
E’ bulimia quando si fanno abbuffate ricorrenti cioè consumo di una grande quantità di cibo
unita ad una sensazione di perdita di controllo; sentire che non ci si può astenere dall’abbuffarsi,
oppure non riuscire a fermarsi una volta iniziato a mangiare.
Le abbuffate devono essere seguite da comportamenti finalizzati a prevenire l’aumento di peso, per esempio il vomito. In alcuni casi il vomito è autoindotto dopo l’assunzione di qualsiasi cibo e non necessariamente dopo un’abbuffata.
Alcuni soggetti bulimici, dopo le abbuffate, assumono grandi quantità di lassativi per provocarsi una diarrea; di rado usano altri mezzi come gli enteroclismi o diuretici.
In alcuni casi che è affetto da bulimia non usa il vomito ma digiuna o fa esercizio fisico in modo eccessivo.